Frammenti di idee per il prossimo anno - Progetto Interculturale
Quest'anno abbiamo retto l' urto delle conseguenze in Occidente degli attentati dell' 11 settembre, abbiamo salvaguardato lo spirito di convivenza etnica e di scambio/ricerca culturale, sia in ambito didattico sia cultural-sociale come le sfilate nel centro città Siamo riusciti a portare a conclusione il Progetto nonostante la ControRiforma Moratti abbia generato disorientamento tra gli insegnanti e tentazioni ad impegnarsi in campo "sindacale" e a difesa della scuola pubblica.
Il filo conduttore della "maschera" ha poi permesso alle scuole di conservare tra loro una certa omogeneità di indirizzo.
In questo momento ci mancano idee nuove circa i fili conduttori da proporci; rimangono però confermati i principi ispiratori:
l'arricchimento culturale di tutti
la convivenza etnica
un ruolo di protagonista culturale e sociale della scuola
il riconoscimento e la salvaguardia delle culture d'origine
Per il prossimo anno possiamo immaginare un contesto in cui muoversi di questo tipo:
forte conflittualità a difesa della scuola pubblica
tensioni etniche più marcate a seguito dell' approvazione delle leggi sugli stranieri
ridimensionamento delle forze attive sul piano interculturale nelle scuole per il taglio ai distacchi ed ai fondi. Come muoversi in questo contesto non è facile sapere. Occorre essere pronti a capire quale spinta esca dalle scuole, dalle nostre realtà quotidiane., per organizzarla come forza dei bambini
e della loro/nostra volontà di convivenza e conoscenza.
Per intanto potremmo accordarci sulle scansioni dei tempi da dedicare alla conoscenza delle altre culture: questa scansione comune potrebbe permettere una maggior sintonia ed omogeneità temporale tra le scuole e favorire proposte di iniziativa cittadina.
Per il prossimo anno, in attesa che dal Coordinamento esca una proposta nuova di filo conduttore, (Contributi e contaminazioni?), potremmo concordare unità su questi tempi:
autunno: dedicato alle culture arabo-islamiche, in considerazione che dal 5 novembre al 4 dicembre ci sarà il Ramadan. Le scuole potrebbero lavorare su testi narrativi, letterari, poetici e preparare rappresentazioni teatrali/recite traendo spunto da "I viaggi di Sinbad il marinaio", le "Mille ed una notte", i diversi punti di vista sulle Crociate. Con l'Assessorato alla cultura stiamo insistendo affinché porti a Milano la mostra "La Casbaha", mentre con il Piccolo Teatro stiamo cercando di ottenere, per l'autunno, qualche rappresentazione teatrale sul filone culturale arabo-islamico.
Da metà dicembre a metà febbraio (l' inverno) dedicato all' approfondimento della cultura cinese, narrativa, poesie ed esercito di terracotta. Il lavoro nelle scuole potrebbe concludersi con la tradizionale sfilata, è l'anno della Capra : sopra la panca la capra campa, sotto la panca la Moratti crepa.. La civica scuola di lingue orientali metterà a disposizione i propri studenti per le classi che intendono approfondire la conoscenza della cultura cinese.Le scuole più brave potrebbero tentare di mettere in scena qualche opera del teatro cinese...
Dal capodanno cinese al 21 marzo potremmo rivolgere le nostre attenzioni alle culture africane, alla tradizione della letteratura orale e dei griot, a proverbi tipici.. Abbiamo chiesto anche per tale periodo al Piccolo Teatro ed all' Assessorato alla cultura di promuovere qualche iniziativa culturale in merito, dalla mostra allo spettacolo....
Idem per le culture amerinde, nei mesi di aprile e maggio: abbiamo chiesto di offrire alle scuole opportunità di incontro culturale unificante in città.
La proposta nuova di iniziativa potrebbe invece essere una grande festa con gli zingari, in piazza Duomo, il 5 maggio (il 6 maggio è la loro grande festa), un "Esmeralda day" come dal film "Il gobbo di Notredame", che sia giornata di festa, su quanto di zingaro c'è in ogni bambino, e di riflessione sulla persecuzione delle diversità. Una giornata da preparasi insieme all' Opera Nomadi ed ai diversi campi di Milano.
I lavori teatrali o letterari sviluppati potrebbero diventare alla fine oggetto di rappresentazione a conclusione dell' anno scolastico.
Ogni attività interculturale andrebbe fatta inserire nelle programmazioni di classe e di istituto, nell' ambito di applicazione della legge 40 art 38 sulla salvaguardia delle culture d'origine, Legge che chiediamo sia applicata in ogni scuola, e di cui chiederemo la verifica dell' applicazione per mettere fine sia al continuo plagio culturale degli alunni di origine straniera, si aper far uscire le nostre scuole dai limiti geografici in cui le vogliono relegare.
Ambrosi Luigi
Se poi avremo qualche insperato finanziamento, potremmo preparare qualcosa di maggior qualità a livello cittadino.
Nella riunione del 26 giugno ore 16.30 dovremo decidere anche il giorno e le date delle riunioni del prossimo anno e curare una più attenta formalizzazione della Rete.
Vorremmo infine consegnare alla Dott.ssa Spadaio, affinché possa portarla a Roma, una nota di protesta del Coordinamento cittadino sia per i tagli di organici distaccati, sia per il taglio dei fondi alle scuole con forte processo migratorio. Siamo contrari a quel meccanismo di calcolo che non considera stranieri i figli di stranieri nati in Italia ( noi non pensiamo che partano alla pari con gli altri alunni italiani nell' apprendimento quantomeno della lingua), mentre considera straniero un figlio di italiani occasionalmente nato all' estero.
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